Il centro storico di Napoli
Il centro storico di Napoli nasconde delle bellezze di inestimabile valore in ogni suo angolo. Tra i suoi vicoli la storia e la tradizione si mischiano in un connubio che rende unico nel suo genere questo posto. Riconosciuto anche come patrimonio mondiale dell'UNESCO, il centro storico partenopeo è tutto da esplorare.
Scopriamo insieme quali sono le migliori 5 cose da vedere nel centro storico di Napoli.
La via di Spaccanapoli e i suoi decumani
Uno dei posti immancabili da vedere nel centro storico di Napoli è Spaccanapoli. Una delle via più lunghe del centro che divide quasi in due la città antica. Spaccanapoli è il decumano inferiore della città antica. Inizialmente partiva da piazza del Gesù e arrivava fino al Duomo ma con la sistemazione del Settecento la strada si allunga e attraversa diversi quartieri.
Partendo dai quartieri spagnoli si arriva a Forcella, passando per i vari toponomi delle strade che la compongono si arriva alcune delle bellezze di tutto il centro. Su quest'antica strada si affacciano luoghi pieni di storia dalla chiesa di Santa Chiara a quella del Gesù nuovo, passando per i vari edifici nobiliari come palazzo Venezia e Palazzo Carafa, il tutto contornato da piazze di grande rilievo come piazza del Gesù, piazza San Domenico Maggiore e Piazzetta Nilo.
La bellezza di Napoli sotterranea e la galleria borbonica
Il sottosuolo di Napoli è sempre vivo e custodisce la storia della città da millenni. Infatti la città che oggi noi ammiriamo e conosciamo sorge su quella che ha tutto l'aspetto di essere una vera e propria città sotterranea. Infatti Napoli sorge su un grosso blocco tufaceo che scavato per ricavare materiale da costruzione, nei secoli ha creato delle vere e proprie grotte sotterranee, sfruttate sin dai tempi degli antichi per creare sistemi di acquedotti, cisterne e viali sotterranei, dando vita a quella che oggi chiamiamo Napoli sotterranea.
Napoli sotterranea è un luogo mistico, scendendo di circa 40 metri sotto all'attuale livello cittadino si entra in un luogo dove si perde ogni concezione spazio-temporale, quasi come se si passasse attraverso un portale che ci trasporta indietro nei secoli. Particolarmente apprezzati sono i resti del teatro greco-romano, posti al di sotto dell'attuale complesso di edifici del centro storico, e che sono raggiungibili attraverso una botola, sotto il letto di un'abitazione privata, una maniera alquanto insolita di visitare un luogo così antico tanto da rendere il tutto ancora più suggestivo.
Discorso diverso per la Galleria Borbonica che venne sempre scavata nel tufo, ma su ordine del re Ferdinando II di Borbone che voleva una rapida via di fuga che collegasse palazzo reale a piazza Vittoria.
Negli anni più recenti Napoli sotterranea è stata adibita a diverse funzioni, su tutte quella di rifugio anti-bombardamento durante le due grandi guerre mondiali.
Il Palazzo reale di Napoli: la cornice di Piazza del Plebiscito
Ai margini della città antica c'è un luogo che ha fatto la storia di Napoli: Piazza del Plebiscito. Conosciuta inizialmente anche come Largo di Palazzo, dopo la realizzazione del maestoso Palazzo Reale, piazza del Plebiscito è una delle piazze più grandi di Italia, nonchè una delle più belle. Deve il suo nome al plebiscito che sancì l'unione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna del 1860. Ma tra gli altri avvenimenti storici si possono ricordare anche i moti rivoluzionari di Masaniello o le varie cerimonie regali che spesso venivano fatte in questa piazza.
Recintata da 4 edifici di pregevole fattura presenta una superficie di 25.000 metri quadrati. Tra i quattro edifici spuntano il Palazzo reale e la chiesa di San Francesco di Paola con la sua magnifica esedra di berniniana memoria. Il Palazzo reale venne realizzato su progetto di Domenico Fontana che decise di rivolgere il fronte principale non alla città antica ma verso un grande slargo cittadino in modo da consegnare a Napoli non solo un grande edificio con una facciata imponente ma anche un grande luogo che avrebbe fatto la storia. Il grande edificio realizzato tra il Seicento e l'Ottocento, ha subito anche grandi modifiche dovute agli interventi di grandi architetti del calibro di Luigi Vanvitelli e Gaetano Genovese. La facciata di 169 metri era già stata realizzata nel 1616 con la sovrapposizione di tre ordini classici che ricordava la maniera rinascimentale.
Di fronte al palazzo Reale sorge un altro punto cardine del patrimonio artistico napoletano, la chiesa di San Francesco di Paola, che con la sua esedra colonnata rappresenta un fronte scenico che poche altre città possono vantare.
Un castello nel centro di Napoli: il Maschio angioino
Anche se posto ai confini della città antica, il Maschio angioino è un elemento cardine del centro storico di Napoli. Uno dei castelli più belli della città e del sud Italia, realizzato nel 1200 da Carlo I d'Angiò è un vero e proprio caposaldo della storia napoletana e italiana, tanto che negli anni hanno soggiornato in questo castello personaggi storici di alto rilievo, dai vari re napoletani e italiani, passando per artisti del calibro di Giotto, Petrarca e Boccaccio.
Il castello fu eretto sul porto di Napoli, sventrando diversi conventi e altri edifici che durante gli scavi della nuova linea metropolitana di piazza Municipio stanno venendo alla luce. Particolare di grande interesse architettonico e culturale è il grande arco di trionfo scolpito a ingresso nel castello, realizzato sotto la dominazione aragonese. A Napoli viene conosciuto anche come Castel Nuovo per distinguerlo dagli altri castelli già esistenti all'inizio del 1200 ossia Castel dell'Ovo e Castel Capuano.