Le migliori opere dâarte da vedere a Napoli
Napoli è una città dalla stratificazione artistica impressionante che nel corso dei secoli ha sempre contribuito alla scena artistica internazionali.
Ricchi musei e collezioni uniche da vedere almeno una volta nella vita fanno della città di Napoli una vera e propria perla dâarte di tutti i tempi, incastonata al centro del Mediterraneo. Possiamo affermare con certezza che la varietà di opere dâarte che si trovano a Napoli coprono gran parte della storia dellâarte occidentale.
Ma quali sono le opere dâarte da non perdere in alcun modo? Proviamo a selezionarne alcune per voi! Ecco le migliori opere dâarte da vedere a Napoli
Doriforo â Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Realizzato dal grande bronzista di Argo (Città dellâantica Grecia) Policléto, è lâopera che sottolinea le nuove idee estetiche del suo creatore. Da quel momento in poi si adotterà il cosidettò âcanoneâ (o regola) per realizzare le proporzioni armoniche del corpo in maniera geometrica. Come per la stragrande maggioranza delle sculture di epoca greca, è arrivata a noi sotto forma di copia, dato che il suo materiale originale, il bronzo, veniva riutilizzato al tempo nelle opere pubbliche. La âcopiaâ marmorea meglio conservata, con maggiori dettagli, si trova proprio al Museo Archeologico di Napoli.
Cristo Velato â Cappella San Severo
Una delle opere di Napoli più celebrate al mondo, custodita in un luogo mistico e di grande sfarzo barocco come la cappella San Severo. Un velo di marmo ricopre interamente il corpo del Cristo, è lâopera maggiore dello scultore tardo-barocco Giuseppe Sanmartino. Un lavoro leggendario capace di scatenare lâammirazione di grandi scultori come Antonio Canova, assolutamente da non perdere durante una visita a Napoli.
Flagellazione di Cristo del Caravaggio â Galleria Nazionale di Capodimonte
La pittura di Michelangelo Merisi detto Caravaggio è celebre per i soggetti dalle pose teatrali e per questi tagli di luce che ricordano proprio quelli di un palcoscenico. In questa âpala dâaltareâ, ovvero unâopera pittorica o anche scultorea che serviva a decorare lâaltare di una chiesa il forte contrasto di luci ed ombre rende la scena drammatica e ricca di pathos. Le figure intorno al corpo di Cristo alla colonna, pronto per essere flagellato si lasciano andare a smorfie rozze e bestiali. La maturità raggiunta dal pittore nelle sue opere napoletane rende necessaria una visita presso la Galleria Nazionale di Capodimonte.
Sepolcro del Cardinale Brancaccio di Donatello e Michelozzo â Chiesa di S. Angelo a Nilo
Il grande scultore padre del Rinascimento Italiano Donatello, a Napoli non venne mai ma la sua opera fortunatamente si. Nella prima metà del Quattrocento collaborò al fianco dellâarchitetto Michelozzo in una bottega di Pisa, luogo da cui era più semplice spedire grosse commissioni via mare. Questa in particolare dove è possibile apprezzare le nuove idee estetiche del rinascimento assieme al celebre stiacciato di Donatello è stata realizzata per il cardinale napoletano Rainaldo Brancacci. La grande opera scultorea e architettonica alta quasi dodici metri si trova alla destra dellâaltare nella Chiesa di S. Angelo a Nilo, nel cuore pulsante della città . Assolutamente da non perdere!
Statua del dio Nilo â Largo Corpo di Napoli
Si tratta di un antica opera scultorea di epoca romana, fortemente voluta dalla comunità egizia che viveva il territorio a quel tempo. Furono soprannominati ânilesiâ in onore del grande fiume africano e la statua fu eretta appunto come simbolo di ricchezza e prosperità . La sua è una storia travagliata di restauri, scoperte e ritrovamenti che iniziano addirittura alla fine del Cinquecento quando fu trovata senza testa. Dopo varie trasformazioni, anche urbanistiche del territorio è oggi possibile ammirarla in tutto il suo splendore presso il largo corpo di Napoli, sul decumano inferiore, conosciuto anche come Spaccanapoli.
Danae di Tiziano â Galleria Nazionale di Capodimonte
La maturità pittorica di uno dei più straordinari pittori di tutti i tempi - Tiziano Vecellio - che conserva diverse sue opere presso la Galleria Nazionale di Capodimonte. Il mito della danae è stato rappresentato più volte nel corso del Cinquecento, anche dallo stesso artista che ne dipinge addirittura sei versioni, utilizzando un unico cartone preparatorio. Nella versione di Napoli è visibile il dio Giove che trasformato in pioggia dâoro è intento a rovesciarsi su Danae, rendendola gravida. Un piccolo cupido alato si trova in piedi sul letto, dietro il quale si apre uno straordinario paesaggio, come spesso succede nella pittura di Tiziano. Unâopera che può lasciarvi senza parole.
Tavola Strozzi â Museo Nazionale di San Martino
Una veduta del porto di Napoli del Quattrocento, celebra la vittoria di Alfonso V dâAragona contro la flotta angioina. Suggestiva è la visione delle colline del Vomero prima della sua urbanizzazione, dellâantico molo aragonese e del sistema di fortificazione muraria di Napoli.
Vesuvius di Andy Wharol â Galleria Nazionale di Capodimonte (Sez. Contemporanea)
Una coloratissima e contemporanea visione in chiave Pop del celebre artista americano Andy Wharol. Lâarte a Capodimonte, lâunico museo nazionale di arte antica a possedere una collezione dâarte contemporanea in continuo divenire con acquisizioni anche recenti.
Ercole Farnese â Museo Archeologico Nazionale
Una incredibile scultura realizzata da Lisippo, alla fine del IV secolo a.C. La grandezza delle linee e della muscolatura dellâErcole in una statua imponente di oltre tre metri, in cui è visibile la figura dellâeroe greco Ercole adagiato sulla pelle di leone, che stringe tra le mani poste dietro la schiena i pomi delle esperidi.
Madonna con la Pistola di Banksy
Su una parete esterna accanto alla Chiesa dei Girolamini ecco sbucare un lavoro del celebre e misterioso writer e street artist di Bristol, Banksy. Lâimmagine mescola sacro e profano e mostra un estetica berniniana unirsi al simbolo della pistola in maniera provocatoria e contestataria. Lâopera è visibile sempre in Piazza Girolamini, allâaltezza del civico 112.